Angelo Colletti
Insegnante di pianoforte
Insegnante di pianoforte
Milanese, insegna pianoforte ed è anche musicoterapeuta, organista e direttore di coro, molteplici esperienze e competenze che fa confluire in maniera armoniosa nell’insegnamento.
Com’è nata la tua passione per la musica e pianoforte?
La musica è sempre stata il mio luogo del cuore. Mio nonno paterno suonava in una banda di paese ed era un grande appassionato di musica; mio nonno materno era un amante dell’opera lirica e conosceva moltissime opere a memoria. Mia mamma suonava il pianoforte e il pianoforte presente nella casa dei miei nonni ha catturato la mia attenzione sin da bambino. Lì ho cominciato ad esplorarlo, a muovere le prime dita su quei sentieri così misteriosi e così affascinanti. Ricordo inoltre tanti pomeriggi passati ad ascoltare i dischi di musica classica leggendo le vite dei musicisti. In genere la musica ha da sempre esercitato su me un grande fascino ed incanto.
Com’è iniziato il tuo percorso musicale e qual è stata la tua formazione?
La musica ha sempre caratterizzato la mia crescita, la mia formazione e la mia professione. La passione iniziale, il piacere del “fare ed ascoltare musica”, ha preso forma dapprima negli studi accademici musicali per poi accompagnarsi all’intuizione che la musica potesse essere veicolo di formazione, benessere ed espressione del proprio mondo interiore. Questo sentimento ha acceso il desiderio di intraprendere gli studi di musicoterapia. Ho studiato presso la Civica scuola di Musica di Milano con Ivan Fedele e Maurizio Carnelli. Mi sono diplomato al Conservatorio di musica di Vicenza. In seguito, mi sono perfezionato con il maestro Vincenzo Balzani. Ho partecipato a concorsi nazionali ed internazionali risultando vincitore del 2° premio (Ruvo di Puglia) e 3° premio (Stresa). Ho frequentato i corsi internazionali di musica antica a Daroca (Spagna) nella classe di organo del maestro Uriol. Ho successivamente frequentato il Corso Quadriennale di musicoterapia di Assisi dove mi sono diplomato con la votazione di 110/110 con lode.
Com’è nata la tua passione per l’insegnamento?
Ho sempre intuito che ogni attività espressiva ed artistica trovi la propria forza ed energia nella “relazione”, nella didattica, nella terapia e in concerto. Ritengo un aspetto originale della mia esperienza la condivisione e la compresenza tra la pratica della musicoterapia e la pratica didattica e concertistica, prevalentemente nella musica da camera, che conduco parallelamente. Queste realtà si alimentano vicendevolmente permettendomi di vivere la musica come un patrimonio di sentimenti e affetti che arricchiscono e qualificano la mia capacità di dare forma ai vissuti emotivi che sono la sostanza dell’arte. Ho creato progetti di gruppi corali e di ascolto con pazienti disabili, educatori, volontari. Svolgo attività concertistica come solista e in svariati gruppi da camera: in duo con violino, flauto, clarinetto e duo pianistico; in trio con pianoforte, violino e violoncello; in quartetti; come pianista accompagnatore di cori. Ho collaborazioni con compagnie di danza, sono musicista all’interno di spettacoli teatrali e di teatro-canzone, sono organista e direttore di coro in diverse chiese. Ho sempre svolto attività didattica musicale per bambini, adolescenti ed adulti.
Quale tra i tuoi insegnanti è stato il Maestro a cui devi di più e cosa ti ha “lasciato in eredità”?
Ogni insegnante ha lasciato una traccia poiché ognuno attraverso la sua esperienza mi ha donato la sua originalità. Ma maestri sono anche tutti gli allievi che ho incontrato e che attraverso le loro qualità e le loro difficoltà hanno stimolato a rendere sempre flessibile la mia visione della musica e della didattica.